La Sala Gialla
Questo salotto faceva parte di una serie di tre salotti di rappresentanza, era detto anche salotto giallo perché alle pareti vi era una tappezzeria di color giallo. Nell’ottocento è stato usato come sala da biliardo. Attualmente è stata realizzata una zona di lettura e angolo TV. La volta della stanza è stata affrescata nella metà dell’ottocento da Lodovico Gamberucci. Nella parte centrale della pittura della volta è rappresentata un’aquila con un ramo di ulivo ed uno di palma, immagine iconica presente anche in altre decorazione di palazzi ottocenteschi.
Anche questa pittura, nella sua semplicità, testimonia la volontà del Gamberucci di far risaltare ogni ambiente con caratteri propri e differenti dalle altre stanze.
Di particolare interesse è il pavimento, dove una pittura eseguita sopra una classica pavimentazione in cotto simula un finto marmo. [/restab]
[restab title=”Info”] Il salotto, pur non disponendo di finestre, godeva un tempo dell’illuminazione data dalle due porte di collegamento con il salotto buono affacciato su via Ricciarelli (ora ne è presente solo una) e dalle due porte che conducevano al salotto rosso affacciato invece sul cortile principale (porte oggi tamponate). Nella descrizione del 1784 la stanza, il raffinato salotto contiguo, ha le pareti interamente rivestite di un parato giallo di amuerre in filaticcio e seta di 300 braccia ornate da cornici superiori ed inferiori dorate.